giovedì 18 maggio 2017


Giovanni  ANTONELLI
e il suo
"Libro di un pazzo"

             Giovanni Antonelli - Stabilimento tipografico cooperativo, Fermo 1909. 


'Il libro di un pazzo', autobiografia  di Giovanni Antonelli (1848 - 1918), fu pubblicato a Civitanova Marche dall'editore Domenico Natalucci nel 1892. Poi l'autore cadde nell'oblio.
Massimo Gezzi lo ha riscoperto e riproposto, pubblicando il libro 'Uno di nessuno. Storia di Giovanni Antonelli poeta' (Edizioni Casagrande 2016).
Radio3 Suite del  12 maggio 2017 ha intervistato l'autore che ha letto le poesie Infanzia, Mozzo di marina, Con mia madre, Dopo, accompagnato dal brano musicale 'Lacrimae Antique' di John Dowland (1563 - 1626) nella esecuzione del gruppo  di John Halloway (2 violini, 4 viole, 1 violone) incise dall'etichetta ECM. 
Massimo Gezzi è andato oltre scrivendo il poema musicale intitolato 'Uno di nessuno. Io sono Antonelli', in collaborazione con Roberto Zechini autore della musica e lui stesso esecutore alla chitarra.
Ascoltiamo l'intervista e la lettura di Massimo Gezzi delle poesie citate.  
Clicca e ASCOLTA


Giovanni Antonelli dimostra sin da bambino una personalità piuttosto complessa. Studia con profitto, ma è insofferente alla disciplina e al vivere comune: a tredici anni si arruola come mozzo in marina e subisce soprusi che incideranno profondamente nella sua psiche. Non ha fissa dimora e vive di espedienti elemosinando e vagabondando per l'Italia.
Si interessa di politica, è anticlericale e propende all'anarchia: il suo rifiuto delle leggi lo condurrà più volte in carcere e i disturbi psichici in manicomio. Antonelli riferisce come fu definito da Enrico Morselli psichiatra, direttore di uno dei manicomi in cui fu ricoverato: "mattoide, politicante, demagogo, utopista, socialista, di bell'aspetto ed ingegno, poeta e scrittore ... Sofferente di megalomania, è convinto che il male lo perseguiti in virtù della sua eccezionale natura. 
Ma il mio male, stimato direttore, è solo una risposta alla abiezione di cui mi vorreste vittima ... Poichè sono, non ho: io sono Antonelli e voi tutti siete me". 
Dal 1909 si perdono le sue tracce e cade nel dimenticatoio.
Le sue poesie hanno una forma prosastica e sono facilmente comprensibili: il loro carattere naive non riduce la portata semantica, anzi, ne accentua l'originalità contestataria e la commovente drammaticità.

Chi volesse ascoltare il poema musicale di Gezzi e Zechini apra questo link cliccandoci sopra: