sabato 11 gennaio 2020


LICHT - Karlheinz STOCKAUSEN
Die sieben Tage der Woche 
 (Luce - I sette giorni della settimana)

              Karlheniz STOCKHAUSEN  (da Wikipedia)

Karlheinz Stockhausen (1928 - 2007)  nasce in Renania in un ambiente abbastanza propizio alla musica: padre insegnante e madre pianista. All'Università di Colonia si laurea in filosofia e musicologia e al Conservatorio si diploma in pianoforte. Frequenta i corsi estivi di Darmstadt e prende lezioni da Milhaud e Messiaen.
Citerò soltanto alcune delle composizioni che lo hanno reso celebre: Kontra-Punkte per dieci strumenti, Gruppen per tre orchestre e Hymnen per musica elettroacustica e concreta (fatta di suoni naturali registrati).
Il suo esasperato narcisismo gli ha fatto dire, in occasione dell'attentato alle torri gemelle nel settembre del 2011: questa è l'opera d'arte più grande mai esistita. E' difficile assumere un atteggiamento estetico in tale sciagura, ma se riusciamo a scordare la criminalità per leggere la cosa in sè, scopriamo la perfezione geometrica dell'evento.
LICHT (Luce) è un'opera sconvolgente per la sua durata: la tetralogia wagneriana è ampiamente superata. 
E' costituita da sette opere - ognuna riferita ad un giorno della settimana - per un totale di 29 ore composte in 27 anni.
Oltre ad essere collegata alle giornate, ogni opera richiama un pianeta del cosmo e un colore. Il ciclo è basato sul mito della creazione e sulle figure mitiche di Eva, Lucifero e l'arcangelo Michele. 




L' Helikopter - Streiquartet è la terza scena di Mittwoch (mercoledì) ed è una delle parti musicalmente meno significative dell'opera, ma dotata di grande effetto drammaturgico. I quattro solisti d'archi (2 violini, viola e violoncello) salgono e suonano in quattro elicotteri. Il rumore dei motori fa da continuum, da sostegno sonoro agli interventi dei solisti fatti soprattutto da tremoli eseguiti su varie corde e con accelerazione agogica (velocità di esecuzione) legata alla velocità degli elicotteri che salgono nello spazio. Il violoncello fa un accenno melodico e gli strumentisti (quattro ragazze nel nostro caso) emettono dei vocalizzi improvvisati. Suoni ed immagini vengono trasmessi a terra tramite antenna.
Ascoltiamolo nell'esecuzione di Hadewych De Vos 1° violino, Kaja Majoor 2° violino, Anna Jurriaanse viola e Wilma De Bruijn violoncello.

clicca VEDI  e ASCOLTA


Michaels Reise um die Erde
(Viaggio di Michael attorno alla Terra)

Sta nel secondo atto di Donnerstag (Giovedì), prima delle sette opere che compongono LICHT, rappresentata il 15 marzo 1981 al Teatro alla Scala in prima assoluta.
Atto primo
Giovinezza di Michael
La madre Eva insegna a Michael a cantare, a scherzare e a danzare; il padre Luzifer a pregare, cacciare, sparare e recitare. La madre finisce in manicomio, dove muore, mentre il padre va in guerra e viene ucciso.
Michael si innamora di Luneva (fanciulla stellare mezza donna e mezza uccello), si sottopone ad un esame e viene accolto nella Scuola Superiore di Musica.
Atto secondo
Viaggio di Michael intorno alla terra
Dapprima - con la sua tromba - va al Polo Sud dove stanno dei musicisti/pinguini. Poi da Colonia a New York, Giappone, Bali, India, Africa centrale e Gerusalemme.
Qui Eva, al suono d'un corno di bassetto (specie di clarinetto), seduce Michael e lo porta con sé.
Atto terzo
Ritorno a casa di Michael
La madre Eva accompagna il figlio nella residenza celeste.
Invano Lucifero coinvolge Michael in una lotta. 
Le ultime parole di Michael sono: "Uomo sono diventato... per portare la musica celeste agli uomini, e la musica umana ai celesti, affinché l'uomo ascolti Dio, e Dio esaudisca i suoi figli".
Ascoltiamo "Il viaggio di Michael intorno alla Terra" (parziale) nell'esecuzione di Jerome Burns alla tromba e dei Solisti del Conservatorio di La Haye diretti da Adrian Heger. 

clicca e ASCOLTA









Nessun commento:

Posta un commento