mercoledì 28 marzo 2018


UN LIBRO BIANCO

Fotografia di copertina e progettazione di Samantha Banetta, laureata in Scienze e Tecnologie Multimediali.    

L’immagine evidenzia le capacità selettive e analitiche della fotografa: tanto peculiari da meritare una delucidazione.
Scattata al palazzo Tadea di Spilimbergo,  riprende un dettaglio dello stucco cinquecentesco della contessa Tadea (sposa di Bernardo) durante le prime fasi di un restauro. Il tratteggio, eseguito con un pennarello nero dal restauratore, delimita l’area d’intervento dal resto dell’opera. Sulla parte sinistra è visibile la copertura dello stucco dovuta a diverse mani di pittura, mentre a destra la pulizia ha portato alla luce i dettagli originali nonché una probabile parte dipinta.

Questo libro non è pubblicato da un editore, ma da un tipografo. Vorrei rimanesse una sua traccia nel Web.
    
Presentazione
Vorrei leggere un libro dal contenuto inespresso, dedicato ai dotti e agli analfabeti: leggibile soltanto dalle persone dotate d'immaginazione e di una capacità creativa talmente spiccata da inventarsi il non detto; perché una traccia, seppur soltanto suggerita, dovrà pur esser data.
Attratto dal titolo inconsueto compri il libro e - per la smania di leggerlo - corri a casa: se sei a piedi acceleri il passo, se sei in bicicletta pedali forte, se sei in tram eterna ti sembra la sua attesa, se prendi un taxi allunghi una mancia per avere il per- corso più breve. Tutto è vano: disteso sulla chaise longue, sul divano o sul letto, seduto al tuo scrittoio (quale impegno!) o chissà dove, il libro non lo apri. Perché è un “oggetto” prezioso, da annusare (ogni editore usa un certo tipo di carta, distinta anche dall'odore) e rigirare tra le mani per appropriarti della sua peculiarità. Ma questo è un libro d'altri tempi, intonso, con le pagine da tagliare una ad una. Eppure stava tra le novità. Forse l'autore ha voluto impegnare il lettore sin  dall'inizio, ancor prima di immergerlo nella lettura: forse ha procrastinato l'evento educativo, cercando un alibi per giustificare la consapevolezza - di lui autore - della inconsistenza semantica del libro, dell' inutilità del suo scritto.


Il libro sarà donato agli amici e ai fedeli lettori.






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