venerdì 1 giugno 2018


LEONARD  BERNSTEIN  -  MASS
 "Messa" in diretta dalla Philharmonie de Paris

Leonard BERNSTEIN

Leonard Bernstein (1918-1990),  nato e vissuto a New York, fu un compositore e direttore d'orchestra di notevole rilievo. E un pianista e didatta che propose un ciclo di lezioni musicali televisive rivolte particolarmente ai giovani (Young People's Concerts). Tra le sue opere più note vanno ricordate: la Sinfonia N.2 per pianoforte e orchestra (ispirata al poema "The Age of Anxiety" di W.H. Auden) composta nel 1949. L'operetta Candide (1956), il musical West Side Story (1957) tratto dalla tragedia shakespeariana "Romeo e Giulietta" e l'opera corale Chichester Psalms (1965) commissionata dalla cattedrale anglicana di Chichester nel Sussex.
La Messa è stata composta nel 1971 e fu commissionata da Jacqueline Kennedy Onassis per l'inaugurazione del Kennedy Center. La guerra del Vietnam era in pieno svolgimento e le massicce perdite degli USA, provocarono notevole scoramento nei giovani americani e un'inevitabile sfiducia nello Stato e nella fede cattolica. Fattori che ebbero un notevole influsso nel procedimento compositivo del testo dell'opera, e indussero Bernstein a ricorrere all'aiuto e alla collaborazione di Stephen Schwartz. Nacque così l'idea di creare una Messa che avesse le peculiarità di un Oratorio scenico, di uno spettacolo teatrale.  
Un Celebrante officia la Messa con recitativi e canti della tradizione cattolica, accompagnato da un Coro a voci miste, uno di voci bianche ed uno, meno formale, rappresentante la gente di strada contestatrice (gli Street Singers): giovani scontenti che mettono in discussione l'autorità per sostenere la pace. Ne nasce un'opera di grande fascinazione e abilità compositiva nell'accostare forme musicali classiche, tonali e addirittura dodecafoniche, a quelle privilegiate da Bernstein: blues, gospel, folk, rock e jazz. Le ultime due affidate, nella edizione qui proposta, al Coro AEDES che interpreta i giovani di strada contestatori e sfidanti l'autorità divina.

Guida all'ascolto della 1ªselezione:
La Messa inizia con  Devotions before Mass (corrispondenti al Kyrie) preregistrate, in forma dodecafonica, e riprodotte da casse acustiche disposte nella sala da concerto (osservare che il direttore d'orchestra non dirige). Questa sovrapposizione cacofonica di voci e suoni viene interrotta improvvisamente da un canto gioioso del Celebrante: una semplice canzone, A simple song (3'12''), dolce e meditativa. Entrano in scena i giovani di strada per un "Primo Introito" e un "Alleluia!" festosamente ritmati da una banda. Il Celebrante recita il "Pater noster".


Ascolta e vedi 1ªselezione


  

Guida all'ascolto della 2ª selezione:
I cantanti di strada, in forma rock e blues,  esprimono i loro dubbi: "I don't know = non so più ciò che è vero", canta uno. E un altro: "Signore! Se sei tanto grande mostrami dove andare". La confessione viene messa in dubbio.
6'12'' Meditazione N.1 è un interludio orchestrale con la pregnante presenza dell'organo, dei violoncelli e dei contrabbassi - commoventi e ansiosi - che emergono tra gli archi per esaudire l'invito del Celebrante a pregare e a riflettere. Pagina indimenticabile, sufficiente a innalzare a vette supreme l'apparente leggerezza della musica di Lenny (così chiamato dalle persone a lui vicine).
Il Gloria è affidato al Celebrante, alle festose voci bianche e al coro dell' Orchestre de Paris (soprani, mezzosoprani, tenori e bassi), disturbati dai cantanti di strada che esprimono - una volta ancora - il loro cinismo. Un fagotto introduce il canto di un soprano che con nostalgia rievoca il tempo in cui era, perché poteva esserlo, più vicina a Dio ("io non canto più Gratias Deo").
18'36''  Meditazione N.2 è introdotta da alcuni colpi di timpani e nacchere seguiti da pensosi violini, turbati da inquietanti rintocchi del pianoforte, da poche note dell'organo e da un toccante assolo di violoncello.


Ascolta e vedi 2ª selezione


Guida all'ascolto della 3ª selezione:
Uno dei giovani contestatori di strada, dubbioso, riflette: "Chi mi crederà?" Il Celebrante invita alla preghiera che è affidata al coro preceduto da un rullo di timpani. 
Meditazione N.3 - De profundis  
"Ho gridato verso te, Signore! Senti la mia voce?", canta il coro accompagnato da squilli di corni e trombe. Il Celebrante officia l'Eucarestia e le voci bianche cantano l'«Offertorio» accompagnate da festosi ritmi orchestrali. Il "Pater noster" è un 'recitativo secco' (senza accompagnamento strumentale) di profonda suggestione. Il "Sanctus" è festosamente ritmato dalle voci bianche e il "Benedictus" animato dal coro.
Irrompe il coro di strada per imporre il dona nobis pacem dell'«Agnus Dei», accompagnato da un'orchestra molto ritmata e aggressiva come il canto degli Street Chorus: una canzone di protesta in forma di rock. Il coro (la massa dei fedeli) riconcilia e supplica "abbi pietà di noi, donaci la pace!" Ma la protesta della gente di strada si fa ancora sentire con un deciso e reiterato canto: "Non siamo in ginocchio ...Non preghiamo più! Solo la violenza dà dei risultati!"
"Pace!", supplica il Celebrante.


Ascolta e vedi la 3ª selezione


Guida all'ascolto della 4ª selezione:
Il Celebrante canta un  recitativo accompagnato (dall'orchestra) in modo commovente e disperato: "Dio, non so più! Abbi pietà di noi!  ...Le cose si rompono così facilmente!"  Piange e ride sconfortato.
10'52'' Pax: Communion (Canto segreto)
Il querulo suono di un ottavino (flauto piccolo) introduce l'assolo di una voce bianca alla quale si uniscono gli altri cori, compreso quello di strada, per lodare il Signore con un canone (lo stesso motivo melodico che inizia in momenti diversi) supplicante la sua benevola benedizione. Il Celebrante conclude la Messa con la formula canonica: "La Messa è finita! Andate in pace". 

Ascolta e vedi la 4ª selezione


La Messa di Bernstein e Schwartz preoccupò le autorità statunitensi (Nixon non partecipò alla prima esecuzione) e la Chiesa Romana sconsigliò la rappresentazione sinché, nell'anno 2000, Papa Giovanni Paolo II volle fosse eseguita in Vaticano.
La visionarietà e l'interazione stilistica di stili e forme musicali presenti in questa straordinaria opera, ammaliano il mondo intero.
Noi amiamo la musica di Leonard Bernstein pur inscrivendola in una corrente conservatrice, coerente - paradossalmente - con le sue idee progressiste che intendevano la musica un mezzo comunitario di affratellamento unito a quello mirato all'approfondimento dell'individualità.  



Personaggi ed interpreti della rappresentatazione alla Philharmonie de Paris il 22 marzo 2018:
Il Celebrante: Jubilant Sykes, basso.
Voce bianca:  Siméon Petrov.
Orchestre de Paris diretta da Wayne Marshall.
Coro dell' Orchestre de Paris diretto da Lionel Sow.
Coro AEDES diretto da Mathieu Romano.
Coro di fanciulli dell'Orchestre de Paris. 








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